Per portare una nota di calore in qualsiasi ambiente

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Materiale vivo e senza tempo, il legno è una delle scelte più apprezzate per le sedute di design e ne definisce il loro aspetto caldo e confortevole oltre alla versatilità estetica, che le rende ideali per contesti e progetti differenti, sia a livello di linguaggio sia di destinazione d’uso. Specializzata nella lavorazione di questo materiale con cura artigianale di ogni dettaglio, Bross lo declina con le collezioni Aretha, Baia, Nora e Yuumi, disegnate rispettivamente da Monica Armani, Marco Zito e Michael Schmidt.

Le sedie Aretha, disegnate da Monica Armani, sono caratterizzate da forme morbide e accoglienti. Le gambe, arrotondate e leggermente inclinate, sono in massello di legno naturale, tinto o laccato opaco; seduta e schienale sono rivestiti in tessuto o pelle. Nei modelli con bracciolo lo schienale sembra ripiegarsi sul retro per nascondere la parte superiore della struttura che vi si innesta, rivelando una grande attenzione per i dettagli.

È la struttura in massello il cuore delle sedute Nora firmate da Michael Schmidt. Un elemento lavorato con minuziosa cura artigianale, intorno al quale ruota tutto il concept della collezione. Le gambe posteriori, in frassino naturale o tinto, si estendono fino a definire il profilo inferiore della scocca, assumendo una valenza sia decorativa che funzionale. La scocca, che può essere rivestita in tessuto o pelle, è impreziosita da cuciture che ne definiscono le parti.

Disegnata da Marco Zito, la collezione di poltroncine Baia è contraddistinta da linee curve e avvolgenti. Le gambe in legno massello, con finitura naturale o laccata, dalla sezione circolare si estendono in verticale sul retro e sulla parte frontale, delimitando i braccioli. La scocca si compone di una morbida seduta e di uno schienale che prosegue sui due lati alla medesima quota, con un’imbottitura modellata in orizzontale o in verticale nelle due versioni previste dalla collezione, con un motivo a diversi spessori.

In Yuumi, la collezione progettata da Michael Schmidt, tutto è studiato per esaltare la lavorazione artigianale della struttura in frassino: un elemento in legno curvato con la duplice funzione di spalliera e braccioli, che accoglie in modo ergonomico la schiena. La struttura, unita alla scocca, crea un’apertura sulla parte posteriore della seduta, che le dona leggerezza. Il risultato è un dinamico gioco di pieni e di vuoti che rende la sedia diversa in base alla prospettiva di chi la osserva.

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