Un cerchio di luce, grafico come una lettera o un simbolo primordiale e al tempo stesso impalpabile per i suoi contorni eterei, è il primo impatto alla vista del sistema di illuminazione. Solo a distanza ravvicinata l’occhio legge la struttura di Olympic, sospensione e applique firmata Fabbian, per essere catturato dal rincorrersi dei cerchi luminosi alternati in diametri differenti. Questo è l’assetto “in composizione” che sempre di più sta piacendo ad architetti e progettisti, in particolare per quelle realizzazioni in cui ampi spazi sono caratterizzati da un linguaggio essenziale ed equilibrato tra elementi; volumi, materiali e cromie, senza che la decorazione abbia il sopravvento. La trasversalità di questo linguaggio porta le collezioni proposte da Fabbian ad essere co-protagoniste di pregevoli realizzazioni internazionali, tra le quali la riqualificazione di NEN, NUEVO EDIFICIO NOREÑA, a Madrid.
L’architettura originale di questo edificio residenziale del 1967 è stata oggetto di successivi interventi che, stratificandosi in particolare sulla facciata, ne hanno distorto l’originaria geometria. L’ubicazione nel cuore di un quartiere in profonda trasformazione, in cui alle costruzioni industriali si sono sostituiti importanti centri culturali, servizi ed aree verdi a vantaggio di una qualità dell’abitare più sostenibile, ha reso necessario un progetto di miglioria.
Il progetto, affidato a ADOM / Marta Susino e José María Peláez-Campomanes, Studio multidisciplinare che si occupa di architettura e design avendo cura che la logica dell’innovazione tecnologica sia a supporto della sostenibilità, ha mirato a rispettare l’ordine geometrico interno per concentrarsi sull’esterno.
Così dichiarano gli architetti: “Sebbene i vari interventi subiti dall’edificio abbiano mantenuto l’ordine geometrico interno, all’esterno abbiamo una facciata in cui la sovrapposizione di diversi materiali rende difficile una chiara lettura dell’edificio. La nostra proposta intende riportare ordine nella composizione originale dell’edificio. A tale scopo abbiamo previsto la creazione di uno zoccolo a pianterreno con frangisole verticale e il raggruppamento in verticale dei fori degli altri piani tramite casse che congiungono i fori in verticale”.
Dall’analisi dei materiali nasce la scelta dell’acciaio per testimoniare il passato industriale dell’area e del legno per rafforzare la direzione dell’attuale sviluppo urbanistico, ripensati in soluzioni iper-efficienti e durevoli. La hall filtra, in continuità, il passaggio dall’esterno all’interno dell’edificio; doghe in acero rivestono all-over pareti, arredi e controsoffitti, giocando con il ritmo parallelo delle linee, che solo in alcuni dettagli grafici e negli apparecchi luminosi, viene interrotto dalla forma del cerchio.
ADOM Studio predilige per l’illuminazione interna della hall numerose sospensioni Olympic che vengono ricomposte in diametri diversi: una scelta univoca che, riuscendo a soddisfare con un solo design tutte le necessità tecniche, dal punto di vista estetico scombina la geometria senza alterarne l’ordine e l’equilibrio.La luce di Olympic è fluida, distribuita in maniera sia diretta che indiretta, e concorre a creare atmosfera più che segnalare una funzione o segnare un percorso, come spesso succede in un ambiente pubblico.
Olympic è una collezione di sospensioni, lampade da parete e soffitto con diffusore circolare in alluminio verniciato bianco e anodizzato bronzo dove la sorgente luminosa a LED è collocata sulla circonferenza esterna. L’emissione della luce è pertanto sia diretta che indiretta. Tutte le lampade sono disponibili in diversi diametri.
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